Quando l’aria che respiriamo si fa secca e la pelle diviene arida significa che la stanza nella quale soggiorniamo ha bisogno di umidità e il nostro corpo di idratarsi.
Vediamo come è possibile intervenire nelle stanze in cui quotidianamente abitiamo.
L’umidità relativa dell’aria è indispensabile alla nostra salute, accade che in luoghi privati come in casa così come in luoghi pubblici come ospedale o in ufficio, in inverno con i radiatori così come in estate con i condizionatori, la percentuale di umidità relativa diminuisce. Questa aria secca crea, anche ai tuoi bambini, problemi agli occhi, alle labbra, alla pelle, provoca mal di testa, apatia generale, infiammazione della laringe e della gola, ma anche gli oggetti, i mobili, le piante, a causa di questa secchezza possono inaridire e deteriorarsi prima.
Gli umidificatori hanno appunto la funzione di inumidire l’aria rilasciando piccolissime particelle di vapore che ristabiliscono un’adeguata umidità all’ambiente.
Le tipologie di umidificatori più usati sono due : quelli a vapore cosiddetti ad ebollizione e quelli ad ultrasuoni
-Gli umidificatori d’aria a vapore o cosiddetti ad ebollizione, sono costituiti da due elettrodi di solito sistemati in un cilindro di acciaio immersi nell’acqua, i quali porteranno l’acqua nel serbatoio ad ebollizione propagando così vapore acqueo.
Grazie al loro igiene garantito e alla loro sterilità, trovano largo uso negli ospedali, in ufficio e ovviamente in casa.
Gli umidificatori a vapore di ultima generazione, sono muniti di microprocessori che controllano il normale funzionamento in sicurezza dell’apparecchio, così come la durata e la percentuale di umidità nell’aria.
-Gli umidificatori ad ultrasuoni, non rilasciano vapore acqueo, ma un flusso di particelle micronizzate che consentono la liberazione nell’aria di leggere molecole.
A differenza degli umidificatori a vapore il flusso micronizzato liberato nell’aria ha la stessa temperatura dell’acqua nel serbatoio, ciò risulta particolarmente gradito d’estate. Gli umidificatori ad ultrasuoni siccome non devono portare ad ebollizione l’acqua, hanno un consumo energetico molto contenuto, sono quindi particolarmente adatti ad un utilizzo continuativo. Per una descrizione più dettagliata del funzionamento è possibile vedere questa guida sull’umidificatore a ultrasuoni di Giorgio Nava.
Gli umidificatori a seconda del luogo e dei tempi di utilizzo possono accesi da diversi dispositivi elettronici oppure manualmente.
Possono essere comandati manualmente cioè quando agiremo direttamente sull’interruttore on/off, quindi saremo noi a decidere quando accendere o spengere l’apparecchio, quindi l’afflusso di vapore nell’aria.
In alcune particolari condizioni, vengono comandati da un rilevatore di umidità per gli umidificatori a vapore e da un sensore di aria micronizzata per gli umidificatori ad ultrasuoni
In questo caso lo spegnimento degli umidificatori ultrasuoni, avviene solo quando la concentrazione nell’aria arriva al valore che noi abbiamo stabilito.
Ultimo sistema di accensione è quello a temporizzatore è un sistema comodo per pianificare l’accensione a prestabilite ore del giorno, ad esempio consente il funzionamento e lo spegnimento di notte mentre noi dormiamo.
Molto spesso gli umidificatori vengono usati in cameretta dei bambini, visto che fare delle inalazioni dirette è spesso difficile, di notte mentre dormono è possibile azionarli aggiungendo alcune gocce di mentolo.
Agevolano la respirazione dei bambini ammorbidendo le mucose e facilitando l’espettoramento.
I loro prezzi sono nella norma e vanno da un minimo di 50 euro ad un massimo di 200 euro.
Per entrambi gli umidificatori occorre usare cautela e buon senso, controllare sempre il livello dell’acqua nel serbatoio, la pulizia begli ugelli dal quale esce il flusso e che gli apparecchi siano abbastanza distanti da qualsiasi oggetto, tende, piante, tovaglie che nel tempo possano riscaldarsi e creare problemi.
Gli umidificatori sono di facile utilizzo, pronti all’uso e semplici da pulire.
Bastano poche gocce di essenza o profumi per trasformare l’umidificatore in un aromatizzatore d’ambienti.