Le patate arrivano dall’America, più precisamente dal Perù e dal Cile e sono arrivate qui da noi attraverso la Spagna prima del 1600.
Mai esportazione fu più gradita e non oso immaginare come sarebbe la mia vita senza questi magnifici tuberi.
Ce ne sono di così tante tipologie, quasi 2000 nel mondo, differenti a seconda della pasta e del luogo di coltivazione.
Cinque tipi sono quelle che trovate più facilmente nei supermercati e nei mercati italiani.
Patate novelle
La patate piccoline, raccolte prima della maturazione completa, sono chiamate anche primaticce.
La buccia viene via per sfregamento, sono deliziose arrostite e condite con erbe aromatiche. In Italia sono molto apprezzate, ma è soprattutto all’estero che sono considerate una vera prelibatezza.
Nei Paesi Nordici le patate novelle sono l’accompagnamento ideale alle grigliate estive. Il solo pensiero della grigliata di mezzanotte, col sole alto, mi fa prendere in simpatia questi tuberi.
Patate rosse
Dalla buccia rossa, sono le patate ideali per le cotture al forno o in umido perché la polpa soda e compatta non perde la sua particolare consistenza. La più famosa delle qualità, qui da noi, è la “rossa di Cetica” che viene utilizzata per gnocchi e tortelli.
Adoro le patate rosse, mi piacciono, mi mettono allegria e le uso anche per farle fritte, ma devo assolutamente provare a utilizzarle come ripieno, perché non ci ho mai provato. Ancora.
Patate americane
Non sono propriamente definibili come parenti strette delle patate classiche, poiché appartengono a un’altra famiglia vegetale, ma la somiglianza le accomuna molto alle sorelle dalla polpa pallida. Qui c’è betacarotene come se piovesse ed è un buon motivo per digerire meglio il prezzo di vendita.
La patata americana o patata dolce da noi si mangia pochissimo. Da noi intendo a casa mia, ovviamente. Non so se la ritrosia verso questa patata sia il fatto di accomunarla al concetto di “dolce”. Ma quest’anno il mio buon proposito sarà di sperimentarla, in purè, in frittura o al forno come tradizione impone, accompagnata da un pezzetto di burro.
Patate viola
Le patate viola o vitellotte sono state finora poco diffuse. Ma nei supermercati nostrani iniziano a prendere possesso delle prime ceste. Viola, bellissime, quasi ipnotiche da crude, diventano blu scuro una volta cotte. Sono una meraviglia per gli occhi. Il gusto è molto simile alle classiche a pasta gialla. Ricche di proprietà antiossidanti, le ho appena comprate con l’intenzione di farne chicchissime chips.
Se c’è un nuovo trend casalingo nel 2014, io punto sulle patate viola.
Patate ratte o ad asparago
Di famiglia francese, le patate ratte sono salite agli onori delle cronache dopo una prova di Masterchef3. Da consumarsi con la buccia, sono piccole, di forma affusolata, coltivate in Trentino e in Piemonte. Il loro utilizzo è ideale al forno o bollite. Sono comunque très chic e da provare. Almeno una volta.