Oggi vogliamo raccontarvi come Acqui Terme (membro fondatore dell’Associazione delle Città Storiche Europee) si stia preparando al Café del 18 ottobre. Il fascino di questa ville d’eaux non si è esaurito nella grandeur delle Antiche Terme, considerate nel ‘700 un modello per tutti gli stabilimenti termali in Europa, ma ha continuato ad attirare negli anni un pubblico molto diversificato di estimatori, interessato al potere curativo delle acque (riconosciuto già da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia) ma anche al territorio, alle atmosfere, all’enogastronomia e alla cultura.
Adagiata sulla sponda sinistra del fiume Bormida, nell’Alto Monferrato, la bella cittadina piemontese vanta una storia bimillenaria che le ha consegnato in eredità un patrimonio che coinvolge il turista in un vero e proprio viaggio nel tempo. Viaggio che inizia di fronte all’Acquedotto romano risalente al II secolo d.C., passa per “La Bollente”, la fontana simbolo di Acqui, da cui sgorga ancora l’acqua sulfurea salso-bromo-sodica a 74 gradi che anticamente alimentava le terme romane nella omonima piazza, fino alla “Grande Piscina” natatoria di acqua termale inaugurata nel 1930. Il fil rouge della storia acquese si dipana – è vero – attraverso le sue acque ma la cittadina, ben consapevole dell’importanza anche del “Paesaggio Terapeutico” ha saputo arricchire il tessuto urbano con giardini, aree verdi, hotel di lusso, impianti sportivi, piste ciclabili e stabilimenti termali.
I rendez-vous più propriamente culturali, hanno infine contribuito a consacrarla “Città del benessere e della conoscenza”. Il Café di Acqui avrà come tema la “Letteratura Storica delle città termali” e la scelta del penultimo sabato del mese di ottobre non è certamente casuale. Questa data infatti è quella in cui, da oltre quarant’anni, viene conferito il Premio Letterario Acqui Storia ai libri che si distinguono per l’approfondimento specialistico e la divulgazione storica presso il grande pubblico. In quest’ottica, è stata inserita anche una sezione dedicata al romanzo storico. Nato per non dimenticare la Divisione Acqui e l’eccidio di Cefalonia e Corfù del 1943, il Premio del 2014 approfondirà il modo in cui le città termali, luogo di incontri e di dialogo, abbiano ispirato nel passato scrittori e poeti (ci viene in mente “Il giocatore” di Dostoevskij ambientato in una fittizia Roulettenburg che adombrerebbe la tedesca Baden-Baden) e come oggi possano recuperare quel ruolo, intercettando i turisti e orientandone le scelte
La visibilità di Acqui Storia è ormai internazionale e la 47esima edizione rappresenterà un palcoscenico eccellente per il settimo Café dell’EHTTA, il penultimo della serie: ci chiediamo se, nel carnet di viaggio digitale che verrà realizzato ad Acqui (a sintesi dell’evento), finirà anche la leggenda del potere afrodisiaco del Brachetto DOCG, inviato in Egitto da Giulio Cesare e da Marco Antonio, senza badare a spese, per ingraziarsi i favori della bella e potente Cleopatra.