Niente paternali su quanto fa bene la verdura, promesso. Vi infastidisce tutto questo salutismo modaiolo? Bene, non dirò niente sul cavolo, sulle sue proprietà e sui vantaggi della cottura a vapore. Non è che l’amore per il cavolo mi impedisce di venerare la triade pizza/birra/patatine (con le inevitabili conseguenze gassose), le noccioline tanto salate e/o tanto pralinate, le torte cioccolato e panna, i biscotti al caramello, i supplì e le crocchette, i panini troppo imbottiti, le pizzette, le chips in busta, i canestrelli e il pane fritto.
Tutto questo precisato, mi è impossibile mentire sul piacere che il cavolo regala in ogni sua forma, dalla più semplice e naturale alla molto amata frittura pastellata. Se non l’avete mai provata non sapete cosa vi perdete.
Oggi è il turno della pasta, nome del piatto: Col cavolo. Ho scoperto che pasta e cavolfiore è un piatto tipico napoletano, ma non mi sono attenuta alla tradizione, ho deciso di cambiarlo. Solo un po’. Mantenendo sempre la regola della semplicità, ovvio.
Il piatto è pensato proprio per chi non ama (okay, detesta) il cavolfiore e che se mai lo dovesse mangiare, lo farebbe solo se fritto e (appunto) pastellato, o gratinato con qualche litro di panna e quintali di formaggio per smorzarne il sapore.
Oggi no, oggi niente fritto e niente formaggio, anzi. Ve lo farò mangiare al vapore.. La parte decorativa prevede che i fiori non vengano deturpati, ma che mantengano forma, colore e consistenza croccante. Solo leggermente più piccante.
Spaghetti alla crema di Cavolfiore Bianco con Limone e Prezzemolo
200 gr di Spaghetti
Mezzo Cavolfiore Bianco
Mezzo Limone
1 mazzetto di Prezzemolo fresco
Un quarto di Spicchio d’Aglio
Sale
Peperoncino
Oliodi Oliva
Come è ovvio dalla lista degli ingredienti, questa ricetta è più che facile, mediamente veloce, piuttosto leggera e facilmente addizionabile.
Pulisci, taglia e lava il cavolfiore. Prepara la pentola per il vapore con due dita d’acqua e aspetta che arrivi a bollore. Metti il cavolfiore nel cestello e fallo cuocere per 10 minuti senza mai aprire il coperchio.
Trascorso questo tempo, apri, tocca, gira e rigira, assicurati del grado di cottura e copri nuovamente: fai cuocere per altri 10 minuti (tempo variabile in base al grado di cottura raggiunto nella prima fase).
Di nuovo controlla cottura e consistenza. In genere 20 minuti di vapore bastano per far cuocere il cavolfiore, lasciandolo però intatto. Fallo scolare e raffreddare.
Nel frattempo, in una ciotola alta, versa un tot d’olio (il tot è d’obbligo, è troppo soggettivo), un pizzico di sale, un bel mazzetto di prezzemolo lavato e grossolanamente tagliato e il succo del mezzo limone. Prendi anche alcune cimette di cavolfiore: abbonda, mi raccomando!
Intanto, metti sul fuoco l’acqua per gli spaghetti.
Prendi poi il frullatore a immersione: frulla e immergi. Non esser tentata dalla mediocrità, dal massì sembra già una cremina. Non deve sembrare una cremina. Deve essere una crema. E man mano che andrai avanti ti accorgerai che se insisti, dallo status di crema passerà a somigliare a una mousse. Quando vedrai una spuma chiara e soffice, invitante e profumata, avrai finito.
Getta gli spaghetti nella pentola d’acqua bollente per il tempo dichiarato sulla confezione.
Nel frattempo prendi una padella, prendi anche due o tre cimette di cavolo (scegli quelle più belle, fai una crudele selezione naturale con alti standard di bellezza fisica, tipo concorso per miss). Nella padella fai scaldare un filo d’olio, il pezzetino d’aglio e del peperoncino macinato (se vi sentite più temerari o la vostra bocca è foderata di amianto, usate quello fresco). Appena il rumore che viene dalla padella assomiglia a quello di un soffritto, butta anche il cavolo selezionato per l’occasione e fai saltare. Non usare altri attrezzi al di fuori del tuo polso: le cime sono morbide e si spatascerebbero subito. Quindi spadella, sorella, salta e fai saltare questo cavolo!
Scola la pasta ormai cotta, versala in una bella insalatiera nella quale avrai messo la crema di cavolo e amalgama il tutto. Puoi appoggiare le rosette di cavolo piccanti su ogni piatto oppure metterle su tutta la pasta, nell’insalatiera.
La pasta è finita molto rapidamente. La crema avanzata è stata mangiata sia sul pane che col cucchiaino che – attenzione – con il metodo della scarpetta col dito nel contenitore… Poco chic, ma volete mettere?
Non ho usato aglio anche nella cremina solo perché, da crudo, può rimanere indigesto anche se si toglie l’anima. Se non avete questo problema, usate pure mezzo spicchio d’aglio nella crema.
Ho usato pochissimo sale, una quantità irrisoria e per molti, lo so, ridicola. Ma a me, e al mio commensale, piace così.